Qualche anno fa c’è stato il BOOM. Non solo dovevi essere sui Social Network per essere al passo coi tempi, ma dovevi essere presente e attivo su TUTTE LE PIATTAFORME. Facebook, Twitter, Pinterest, LinkedIn, Instagram, Google+ e tutti i vari social-meteora che sono nati e durati il tempo di una scia: nessuna delle grandi reti sociali era sacrificabile.
È successo così che in molti hanno iniziato a collegare Facebook a Twitter, Pinterest a Facebook e via dicendo. Con il risultato – ovvio, non desiderato – di creare una gran confusione!
Questo è accaduto sia per i profili personali che per tante Aziende che si sono rivolte a un Social Media Manager, con le aspettative di chi vuole conquistare il mondo, ma con il budget di chi può permettersi sì e no di conquistare Kamchatka a Risiko. Vediamo assieme cos’è accaduto.
Con la diffusione massiva delle reti sociali le Aziende hanno dovuto rivisitare i propri piani di comunicazione integrata per inserire le nuove strategie di web marketing necessarie per intercettare nuovi clienti online, promuovendo tramite lo storytelling i proprio prodotti e marchi.
Molti sono stati mal consigliati, altri non hanno voluto dar retta al professionista di turno che avevano di fronte, e così in poco tempo, invece di concentrarsi sul “Cosa dire” sul “Dove dirlo” e sul “A chi dirlo” per redigere una strategia completa e ben strutturata si sono aperte le Pagine aziendali su tutti i Social, per poi dover correre ai ripari una volta fatta la frittata. Nella maggior parte dei casi le Pagine sono state aperte e poi… non sono mai state aggiornate!
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Problemi di interazione? Non ti legge nessuno? I tuoi Tweet vengono ignorati?
Se è successo anche a voi o a un vostro cliente, credo sia necessario fare una riflessione.
– Ha senso essere presenti su più di un Social Network se le energie che abbiamo a disposizione ci consentono a malapena di gestire a pieno un solo canale?
– Siamo sicuri che i nostri potenziali clienti siano dappertutto? O meglio, che questi ultimi siano disposti ad ascoltarci tramite qualsiasi canale?
– Se ogni canale ha delle dinamiche differenti, non è forse il caso di scollegare le sincronizzazioni che abbiamo impostato tra i social e iniziare a utilizzare ogni canale con le strategie adatte e il linguaggio specifico?
La comunicazione evolve in tempi rapidi. E il nostro interlocutore sta diventando sempre più colto e aggiornato. Se una Pagina Facebook gestita male riusciva a passare inosservata tre anni fa, ora è difficile nascondere i propri scheletri nell’armadio (anche perché l’armadio in questione, magari, è ben posizionato su Google!).
Il mio consiglio? Se non ci sono le risorse per gestire più di un canale, meglio fare un passo indietro e riconsiderare le proprie strategie di comunicazione. Avete presente la locuzione latina “suum cuique tribuere”? Significa “a ciascuno il suo”.
Ecco. Semplice è meglio, non dimenticatelo. Image may be NSFW.
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